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al testo di Annalisa Scialpi
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Un giorno tutti i pezzi andranno a posto, come i lego, la finestra nella casa, l'auto nel cortile, i bambini nei tratturi, i lecca-lecca sulle bocche.
La voce è rassicurante come quella dei preti la domenica ma dentro, la ruggine sfrega la sua lancinante verità.
Sono marcite le foglie d'autunno, le foglie non nate, i flash delle primavere accecate sbiadite come foto in cantina.
Rimane un requiem, un sottofondo di scomunica segreta nella prassi del vivere al grigio, opera alchemica inesistente,
come le nebbie che accartocciano i polmoni delle periferie in un'anomima gray air che non importa a nessuno di ripulire di riscoprire.
Case in cui si tirano sogni col la pinzetta e il pianto assume languori glaciali, il brodo l'unico modo per dirsi 'gli avanzi non si buttano'.
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